Cosa
vorrei estrapolare come medico dall` anamnesi omeopatica di un mio paziente?
lo schema sopra ci aiuta a capire meglio:
lo schema sopra ci aiuta a capire meglio:
L` obiettivo
generale dell’analisi è “sapere davvero quello che sta avvenendo”.
Valutazione prognostica iniziale
Analizzando un caso clinico è bene porsi subito una domanda: qual’ è la
reale gravità della patologia? qual’è il livello di salute del paziente?
Una prognosi sfavorevole può essere dedotta da:
1. Un grado
limitato di libertà di espressione nella
vita, che si può cogliere sia da segni fisici come colore e condizione di
pelle e mucose, tono muscolare, limpidità degli occhi, pulizia della lingua,
brillantezza dei capelli, posizione e postura, ecc., sia dalla capacità
espressiva, come la volontà di affrontare argomenti delicati e la voglia di
stabilire un contatto umano.
2. Il “centro di gravità” dei sintomi, cioè la
profondità dello strato (inteso come livello di disequilibrio di un determinato
organismo) coinvolto.
3. Il grado
di sensibilità agli stimoli, sia psichici (reazioni alle emozioni, alle offese, anche agli
scherzi banali; intolleranza al confronto) sia ambientali (intolleranze alimentari, malattie da
raffreddamento continue, ecc.): in questi casi il sistema difensivo ha
difficoltà a mantenere l’equilibrio e il meccanismo di difesa (cioè il sistema
immunitario) è chiamato
continuamente in gioco.
4. Anamnesi
remota e familiare per individuare le cause di mantenimento della patologia
in atto (cioè le predisposizioni del paziente)
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